Una stella luminosa brilla nel cielo per noi
08-03-2014 16:51 - Scuola Secondaria I grado S.Ilario
"Ti farò saggio, ti indicherò la via da seguire con gli occhi su di te, ti darò consiglio".
Alla luce di questi versi del salmo 31 abbiamo vissuto il 19 febbraio scorso, con stupore e con una gioia speciale, un´intera giornata bella, significativa, ricca di testimonianze e di commozione.
Finalmente la nostra scuola media familiare ha un nome " Mariachiara".
A lei è intitolata e non si poteva scegliere di meglio. E´ la scuola che lei stessa ha frequentato e dove ha imparato, direi respirato, giorno dopo giorno, la bellezza e la fecondità del servizio gratuito, del mettersi in gioco, della condivisione, dell´attenzione ai bisogni dei più piccoli.
La mattina del 19 è iniziata, in Chiesa alle otto, con la celebrazione della S. Messa, presieduta da don Pietro Paterlini e con la presenza di tutti i ragazzi dei tre ordini di scuole assieme ai loro insegnanti, ai genitori e a diversi sacerdoti amici. Una messa curata e partecipata con canti, preghiere e la presentazione del logo per la scuola media familiare: Mariachiara, lieti nella speranza, contornato da una stella luminosa e dalla luna.
Quel cielo luminoso, che l´ha accolta quel 19 febbraio 2007, rimane come segno di speranza e di gioia. Gli occhi di Dio sono su ciascuno di noi e ad ognuno si fa vicino in modo speciale.
Divisi in tre gruppi gli alunni hanno poi partecipato a rotazione a tre tipi di testimonianze: la testimonianza delle amiche di gruppo di Mariachiara, la testimonianza del dottor Magnani che l´ha seguita passo dopo passo nella malattia come medico e come amico, la testimonianza di Raffaella che ha giocato con lei nella stessa squadra di pallavolo per diventare poi insieme allenatrici. Da tutte le testimonianze si veniva delineando, pian piano, la figura di Mariachiara: gioiosa, determinata, esigente con se stessa e con gli altri, amante del bello, piena di attenzioni e di premure per le amiche e per le ragazze da lei allenate. Fragile nella malattia ma forte perché ha saputo rivolgere gli occhi verso l´alto e incontrare quelli di Gesù, ha cercato l´abbraccio di chi le stava vicino per attingere calore, affetto, coraggio, un senso nuovo della vita. Mariachiara, 23 anni, studentessa universitaria, piena di vita, carica di un entusiasmo contagioso, si è affidata al Signore della vita che l´ha accolta tra le sue braccia.
Terminate le testimonianze, i ragazzi con gli insegnanti si sono recati nel luogo più frequentato da Mariachiara, la palestra, per un torneo di gare e giochi a squadre. Tutto si è svolto in modo ordinato, partecipato e "sportivo". Sorpresa finale: un ricco pranzo per tutti, offerto e curato nei particolari dalla famiglia.
Non poteva mancare alla fine, a chiusura della giornata, la visita alla tomba di Mariachiara, piccolo giardino fiorito, sotto una pioggia rosciante che ci ha rallegrato perché l´abbiamo accolta come una benedizione dal cielo.
Grazie Mariachiara perché ti sentiamo vicina e partecipe. Ti chiediamo il tuo sorriso e la tua attenzione per la nostra mitica scuola e per ciascuno di noi.
Simona Vezzani
Alla luce di questi versi del salmo 31 abbiamo vissuto il 19 febbraio scorso, con stupore e con una gioia speciale, un´intera giornata bella, significativa, ricca di testimonianze e di commozione.
Finalmente la nostra scuola media familiare ha un nome " Mariachiara".
A lei è intitolata e non si poteva scegliere di meglio. E´ la scuola che lei stessa ha frequentato e dove ha imparato, direi respirato, giorno dopo giorno, la bellezza e la fecondità del servizio gratuito, del mettersi in gioco, della condivisione, dell´attenzione ai bisogni dei più piccoli.
La mattina del 19 è iniziata, in Chiesa alle otto, con la celebrazione della S. Messa, presieduta da don Pietro Paterlini e con la presenza di tutti i ragazzi dei tre ordini di scuole assieme ai loro insegnanti, ai genitori e a diversi sacerdoti amici. Una messa curata e partecipata con canti, preghiere e la presentazione del logo per la scuola media familiare: Mariachiara, lieti nella speranza, contornato da una stella luminosa e dalla luna.
Quel cielo luminoso, che l´ha accolta quel 19 febbraio 2007, rimane come segno di speranza e di gioia. Gli occhi di Dio sono su ciascuno di noi e ad ognuno si fa vicino in modo speciale.
Divisi in tre gruppi gli alunni hanno poi partecipato a rotazione a tre tipi di testimonianze: la testimonianza delle amiche di gruppo di Mariachiara, la testimonianza del dottor Magnani che l´ha seguita passo dopo passo nella malattia come medico e come amico, la testimonianza di Raffaella che ha giocato con lei nella stessa squadra di pallavolo per diventare poi insieme allenatrici. Da tutte le testimonianze si veniva delineando, pian piano, la figura di Mariachiara: gioiosa, determinata, esigente con se stessa e con gli altri, amante del bello, piena di attenzioni e di premure per le amiche e per le ragazze da lei allenate. Fragile nella malattia ma forte perché ha saputo rivolgere gli occhi verso l´alto e incontrare quelli di Gesù, ha cercato l´abbraccio di chi le stava vicino per attingere calore, affetto, coraggio, un senso nuovo della vita. Mariachiara, 23 anni, studentessa universitaria, piena di vita, carica di un entusiasmo contagioso, si è affidata al Signore della vita che l´ha accolta tra le sue braccia.
Terminate le testimonianze, i ragazzi con gli insegnanti si sono recati nel luogo più frequentato da Mariachiara, la palestra, per un torneo di gare e giochi a squadre. Tutto si è svolto in modo ordinato, partecipato e "sportivo". Sorpresa finale: un ricco pranzo per tutti, offerto e curato nei particolari dalla famiglia.
Non poteva mancare alla fine, a chiusura della giornata, la visita alla tomba di Mariachiara, piccolo giardino fiorito, sotto una pioggia rosciante che ci ha rallegrato perché l´abbiamo accolta come una benedizione dal cielo.
Grazie Mariachiara perché ti sentiamo vicina e partecipe. Ti chiediamo il tuo sorriso e la tua attenzione per la nostra mitica scuola e per ciascuno di noi.
Simona Vezzani









